CARINOLA (A. T. 17-18-19)
Comune della provincia di Napoli (fino al 1927 compreso in quella di Caserta). Il centro capoluogo sorge al piede orientale del M. Massico, a 99 m. s. m., con la vista, verso N., del Roccamonfina e, verso S., dell'ampia pianura attraversata dal basso Volturno. Ha la stazione ferroviaria sulla Formia-Sparanise, da cui dista 3 km., ed è pure prossima alla direttissima Roma-Napoli, nel tratto in cui essa passa in lunga galleria sotto il M. Massico. Il comune, che conta 10.170 ab. (873 nel capoluogo), ha origine medievale (Carinulum) ed è dal 1094 sede vescovile. Il territorio comunale di Carinola è di kmq. 105,71, ed è dato prevalentemente a pascoli, utilizzati dai bufali; a cereali, a lupino da granella e a canapa nella parte pianeggiante, e a colture arboree (olivi e alberi da frutta) sui fianchi delle colline verso nord; ottimi sono i vini delle pendici del Massico (il Falerno dei Romani); discreta importanza ha in pianura il caseificio.
Nella cattedrale eretta dal vescovo S. Bernardo (fine del secolo XI) sono notevoli un atrio romanico, il fonte battesimale e il sepolcro del fondatore (1109). Vicino a Carinola è la piccola basilica romanica di S. Maria in Foroclaudio, con affreschi di varie epoche, tra cui quelli dell'abside, che rimontano al sec. XII.
Bibl.: L. Menna, Saggio storico della città di C., Aversa 1848; E. Bertaux, L'art dans l'Italie méridionale, Parigi 1904; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I: Il Medioevo, Torino 1927.