Geografo (Quedlinburg 1779 - Berlino 1859), prof. dal 1820 all'univ. di Berlino dove occupò la prima cattedra di geografia istituita nel mondo germanico. È considerato il fondatore della moderna geografia scientifica, insieme con A. von Humboldt al quale viene abitualmente, e alquanto semplicisticamente, contrapposto quale iniziatore dell'indirizzo storico-umanistico della disciplina. Secondo la concezione di R., marcatamente teleologica e influenzata dalle idee filosofiche di J. G. von Herder e dalle vedute pedagogiche di J. H. Pestalozzi, la geografia è la scienza delle relazioni terrestri spaziali tra varî elementi di cui quelli antropici assumono particolare importanza. R. ebbe numerosi allievi, che ne diffusero il pensiero (notevole fu la sua influenza anche in Italia attraverso la scuola di G. Dalla Vedova). Opere principali: Europa: ein geographisch-historisch-statistisches Gemälde (1804-07); Die Erdkunde im Verhaltniss zur Natur und zur Geschichte des Menschen (1a ed., 2 voll., 1817-18; 2a ed., incompiuta, 19 voll., 1822-59); Über das historische Elemente in der geographischen Wissenschaft (1833); Einleitung zur allgemeinen vergleichenden Geographie (1852); Geschichte der Erdkunde und der Entdeckungen (post., 1861).