Letterato italiano (Cagliari 1634 - Napoli 1679). Passò la giovinezza a Napoli, trasferitosi poi a Cosenza, fu amico e seguace di P. Schettini e con lui sostenne, contro il marinismo, un ritorno alla tradizione sulla linea dei modi petrarcheschi, il suo antiaristotelismo si confermò a Napoli, dove tornò nel 1660, alla scuola di Tommaso Cornelio. Autore di varî scritti filosofici e scientifici (Commentari sul Timeo di Platone, Note sulle sezioni coniche di Apollonio Pergeo, ecc.), tutti rimasti inediti e andati poi perduti, tranne una breve prefazione al poema di Lucrezio, inserita nelle sue Poesie latine e italiane edite postume nel 1683.