Dionisotti, Carlo
Critico letterario (nato a Torino nel 1908); dal 1949 al 1970 professore al Bedford College di Londra. Studioso dell'Umanesimo e del Rinascimento italiano e attento indagatore dell'humus culturale da cui germina l'opera letteraria, si è interessato a D. soprattutto in rapporto al problema della [fortuna dell'opera dantesca, scoprendone influssi sotterranei e valutandone la presenza tra gli elementi basilari della storia culturale italiana. Così nella relazione presentata al Congresso internazionale di studi danteschi nel VII centenario della nascita del poeta (ora in Atti del Congresso, Firenze 1965), Dante nel Quattrocento, contro il generico giudizio tradizionale, sono ben individuate le complesse ragioni, culturali, estetiche, filosofiche dello scarso interesse umanistico per la poesia dantesca ed è tracciato chiaramente l'iter sinuoso e spesso contraddittorio della sua fortuna presso i letterati del secolo XV, tanto disdegnosi del dettato poetico di D., quanto a lui debitori. Così nel saggio Varia fortuna di Dante (ora in Geografia e storia della letteratura italiana, Torino 1967) è riesaminato il corso ultimo della critica dantesca. Di essa è chiarito l'andamento attraverso le premesse nazionalistiche e civili della celebrazione ottocentesca, che hanno alimentato il mito eroico e titanico del poeta fiorentino, assunto come idea-forza del conflitto ideologico tra le varie correnti di pensiero fino alla revisione critica del 1865, quando a tutta la cultura, al di là delle differenziazioni e delle tendenze, s'impone l'esigenza di porre su basi di più corretta e rigorosa metodologia interpretativa il problema critico della Commedia e di Dante. Dalla scuola storico-erudita alla lettura di Benedetto Croce, al dibattito succeduto al suo intervento, la critica dantesca degli ultimi settanta anni è delineata da una moderna e articolata prospettiva che tiene conto del vario intersecarsi e stratificarsi dei piani e dei livelli culturali e letterari.
Nell'ambito dell'opera di diffusione della fortuna di Dante, va ricordata anche la presentazione e riproduzione del canto I dell'Inferno tradotto da M. Marulić (ms. G VI 40 della Bibl. Naz. di Torino) pubblicato dal Dionisotti in Miscellanea di scritti di bibliografia ed erudizione in memoria di Luigi Ferrari, Firenze 1952.