Giurista italiano (Lodi 1835 - Torino 1920). Esordì con lo studio Sur la véritable origine du droit de succession, che gli valse il premio dell'Accademia reale del Belgio; fu prof. di filosofia del diritto nell'univ. di Pisa (dal 1862), poi (1887-1915) di diritto civile. Nel 1900 era nominato senatore, dal 1890 socio nazionale dei Lincei. La sua opera maggiore è la Teoria della retroattività delle leggi (4 voll., 1868-74; 3a ed. 1891-99), rimasta a lungo fondamentale. Molto importanti le Questioni di diritto civile (2 voll., 1897; 2a ed. 1909-11) e le Nuove questioni di diritto civile (2 voll., 1904-06). Fra le altre opere: Della condizione giuridica delle donne (1861; 2a ed. 1880); Intorno ad alcuni più generali problemi della scienza sociale (3 voll., 1876, 1881, 1887); Il divorzio nella legislazione italiana (1885; 4a ed. 1902); Introduzione al diritto civile internazionale italiano (2 fasc., 1906-09).