Secondogenito (Sigmaringen 1839 - Sinaia 1914) del principe Carlo Antonio di Hohenzollern-Sigmaringen e di Giuseppina di Baden, fu chiamato al trono dei principati uniti di Valacchia e Moldavia da un plebiscito (1866), dopo la deposizione di A. G. Cuza. Alleatosi alla Russia durante la guerra con la Turchia del 1877, il 22 maggio proclamò l'unificazione dei principati sotto il nome di Romania, ottenendo il riconoscimento dal congresso di Berlino. Dovette però cedere la Bessarabia alla Russia che l'aveva perduta nel 1856. Il 25 marzo 1881 si proclamò re di Romania. In politica estera si appoggiò agli imperi centrali, aderendo alla Triplice alleanza (1883), in contrasto con l'orientamento francofilo del partito liberale capeggiato dai Brătianu. Scoppiata la prima guerra mondiale, il dissidio fra il sovrano e la maggioranza degli uomini politici divenne così acuto che, in attesa di una chiarificazione, C. sull'esempio dell'Italia proclamò la neutralità. Nel 1869 aveva sposato Elisabetta di Wied, nota sotto lo pseudonimo letterario di Carmen Sylva e, rimasto senza eredi, designò come successore il nipote Ferdinando.