MARCHIONNI (Marchionne, Marchioni), Carlo
Architetto e scultore, nato il 10 febbraio 1702, morto il 28 luglio 1786. Scolaro di F. Bargioni, ebbe il primo premio nel concorso clementino dell'Accademia di S. Luca, della quale divenne socio nel 1740 e principe nel 1775. Delle sue sculture a Roma citiamo: in S. Apollinare la statua di S. Ignazio; in S. Crisogono il monumento sepolcrale del cardinale G. Milli (circa il 1764), con ritratto del defunto e putto di P. Bracci; in S. Maria sopra Minerva nella cappella di S. Domenico il monumento di Benedetto XIII, eseguito nel 1739 circa in collaborazione con Pietro Bianchi (alcune delle sculture appartengono anche a P. Bracci). Sono suoi, inoltre, a Lisbona in S. Rocco, nella cappella di S. Giovanni, un rilievo (1747) con la Visitazione, e un altro con la Nascita di Maria (1748) nella cappella Chigi del duomo di Siena. Costruì a Roma l'ottagono della nuova sagrestia di S. Pietro e dal 1746 al '63 il cosiddetto Casino o Palazzo, nonché il "Caffè" della Villa Albani, oggi Torlonia; a Messina, nel 1763, la chiesa della SS. Annunziata.
Il M., riallacciandosi all'architettura del Rinascimento, specie a quella di Michelangelo e del Palladio, usa forme fredde e corrette che male si fondono con le masse barocche. Nelle sue sculture, da un'impostazione ampia e larga, passa poi a un'interpretazione minuta e sovraccarica degli elementi decorativi e del panneggio.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930.