Randoni, Carlo. – Architetto italiano (Torino 1755 – ivi 1831). Nominato architetto civile di Sua Maestà presso la Regia Università di Torino nel 1785, due anni dopo divenne assistente dell'architetto torinese G.B. Piacenza, con il quale collaborò a importanti progetti architettonici e decorativi su committenza dei Savoia e dei duchi d’Aosta, culminati nel 1788-89 con il riallestimento, di chiara impronta neoclassica, di tre appartamenti nelle residenze del Palazzo Reale di Torino e nei castelli di Moncalieri e di Venaria Reale. Nominato nel 1790 architetto assistente ai Reali palazzi, nel 1793 R. fu incaricato di proseguire il progetto incompiuto di F. Juvarra nel Castello di Rivoli, del quale fece erigere una porzione di fabbrica e parte di uno scalone curando inoltre la decorazione di numerose sale, e interrompendo i lavori nel 1798 con l’invasione napoleonica. Al servizio del governo francese dallo stesso anno, nominato architetto nazionale nel 1801, nel decennio successivo R. elaborò numerosi piani di riassetto urbanistico per la città di Torino, rivestendo inoltre importanti cariche istituzionali quali quelle di Ispettore dei demani imperiali a Piacenza (1809) e membro onorario dell’Accademia di Parma (1811), dove dal 1814 fu per un breve periodo docente di Architettura. In questi anni si collocano i suoi lavori più importanti, tra i quali occorre citare la ristrutturazione del Palazzo Doria-Tursi di Genova, adibito a reggia sabauda, la progettazione di piazza Vittorio Emanuele a Torino (1825) e la realizzazione della Stamperia Reale (1828). Membro dell'Accademia delle Scienze di Torino dal 1821, tra le sue pubblicazioni si segnalano Degli ornamenti d'architettura e delle loro simmetrie colle regole teorico-pratiche per ben profilare ogni genere di cornici (1813) e Osservazioni sulla prospettiva degli antichi (1825).