Architetto e designer (Venezia 1906 - Sendai 1978). Diplomatosi in architettura all'Accademia di belle arti (1926), fu professore presso l'Istituto universitario di architettura di Venezia (1962-75). La sua prestigiosa attività di insegnante e professionista si concentrò prevalentemente nell'allestimento di esposizioni e mostre (1956, premio Olivetti per l'opera svolta in campo museografico), nel restauro di complessi monumentali, nella realizzazione di abitazioni private e negozî: occasioni in cui rivelò doti di raffinato progettista, capace di fondere mirabilmente un aristocratico sapere artigianale con scelte formali neoplastiche o razionaliste, non prive di suggestioni organiche wrightiane. La genialità dei suoi dettagli tecnologici, mista a una spiccata sensibilità materica, arricchisce di poetici frammenti la sua singolare produzione. Dal 1932 al 1947 ha lavorato per la vetreria di Murano Venini, di cui è stato anche direttore artistico, e per cui ha progettato nel 1946 un vaso a pennellate che porta il nome dell'azienda produttrice. Tra le opere principali: le mostre di Klee (1948) alla biennale di Venezia (istituzione con cui collaborò ripetutamente), di Wright alla triennale di Milano (1960), ecc.; ampliamento Gipsoteca Canoviana a Possagno (1956-57), sistemazione della fondazione Querini Stampalia (piano terra e giardino, 1961-65) a Venezia, restauro del museo di Castelvecchio a Verona (1964), progetto per la sistemazione dell'ingresso dell'Ist. universitario di architettura di Venezia, realizzato dopo la sua morte (1985); villa Guarneri al Lido di Venezia, villa Zoppas a Conegliano (1948), casa Veritti a Udine (1955-60) e Banca Popolare di Verona (1973-78, terminata nel 1981 da Arrigo Rudi, con Walter Rossetto). La cappella Brion a San Vito di Altivole (Treviso, 1970-75, completata dopo la sua morte) testimonia, emblematicamente, il lirismo compositivo della sua architettura.