Secondo figlio (Vienna 1685 - ivi 1740) di Leopoldo I e della sua terza moglie, Eleonora del Palatinato. Nel sett. 1703 il padre gli cedette i suoi diritti alla successione spagnola. Acclamato re di Spagna come Carlo III, con le armi della coa lizione antifrancese riuscì ad affermarsi temporaneamente in Catalogna (1704) e nella stessa Madrid; dopo la morte del fratello Giuseppe I divenne (1711) imperatore (Carlo III come re d'Ungheria). Rafforzò la potenza dell'Austria succedendo con la pace di Ras tadt (1714) alla Spagna nei possessi italiani (Milano, Napoli; Carlo VI come re di Napoli) e fiamminghi; ottenne (pace di Passarowitz, 1718) il Banato, la piccola Valacchia e il nord della Serbia; con l'intervento nella Quadruplice alleanza (1720) ebbe la Sicilia, in cambio della Sardegna, passata a Vittorio Amedeo II. Ultimo discendente maschio, per il ramo austriaco, di Carlo V, fece scopo della sua vita l'acquisto della corona imperiale per la primogenita Maria Teresa (Prammatica sanzione, 1713), e vi dedicò e sacrificò tutte le possibilità politiche ed economiche dell'Impero. Intervenne nella guerra di successione polacca per assicurare la corona ad Augusto III, ma perdette Napoli e la Sicilia e dovette adattarsi anche a che il genero, Francesco Stefano di Lorena, permutasse il ducato di Lorena con la Toscana. Infine, la guerra contro i Turchi (1737-39) gli fece perdere gli acquisti del 1718, tranne il Banato (pace di Belgrado, 1739). Fu mediocre personalità, incapace di riforme e opere civili notevoli, anche per l'opposizione degli "stati" e, in Ungheria, della nobiltà.