caro (sost.)
Significa " mancanza ", " carestia ": s'incontra nell'ammonimento che proviene dall'albero nella cornice dei golosi : Di questo cibo avrete caro (Pg XXII 141).
Altri esempi del fermine con tale valore si trovano in Guittone O dolce terra 21 " Or è di caro piena l'arca, / l'ama di tosco e di fele, / la corte di pianto crudele, / la zambra d'angostia tracarca ", e nel Novellino LXXXV
" I conducitori furono presti : diedero de' remi in acqua, e apportârli in Sardigna. E là li lasciaro, che v'era dovizia; e in Genova cessò il caro "; e, accettando l'emendamento del Panvini (Rime 480), nell'anonima Amor voglio blasmare 42 " e vorria - quelli che ci 'ncolparo / perissono a lo caro - de che sia ".