Comune della prov. di Pesaro e Urbino (28,3 km2 con 1636 ab. nel 2007), nel Montefeltro, sulle pendici meridionali del monte omonimo. Località di villeggiatura.
Conti di C. Famiglia del Montefeltro affermatasi nel 10° sec., ai tempi di Ottone I e nella lotta contro Berengario II. Dopo essere stata illustrata da Guido (m. prima del 1289), ricordato da Dante nel XIV canto del Purgatorio come splendido e nobile cavaliere, e da Francesco, vicario di Enrico VII a Todi, podestà di Arezzo e di Todi per Clemente V, nel 15° sec. la famiglia si scisse nei due rami dei conti di C. e dei conti, poi (1685) principi, di Scavolino. Questo ramo si spense nel 1817; beni e titoli ritornarono al primo ramo, il quale si arricchì nel tempo, tra matrimoni ed eredità, e venne a chiamarsi dei C.-Gabrielli e poi, nella seconda metà del 19° sec., prese anche il nome, i titoli e il patrimonio dei parenti principi Falconieri di Roma. In età recente si è distinto Guido (1840-1919), patriota, letterato, studioso di problemi agrari, senatore dal 1905.