CASTIGLIONE Fiorentino (A. T., 24-25-26)
Paese della Toscana (provincia di Arezzo) posto in collina, sul margine orientale della Valdichiana, a 333 m. s. m., con 2573 ab. (il comune, 110,97 kmq., ne conta 13.543). Antico feudo dei Bourbon del Monte, caduto poi in dominio degli Aretini e nel 1384 di Firenze (onde Castiglione, già detto Aretino, prese il nome odierno), conserva nell'antica torre e in qualche pubblico e privato edificio che ne fronteggia le anguste vie talune vestigia del passato (v. sotto). Ma la sua importanza attuale deriva soprattutto dall'essere uno dei mercati principali della feracissima Valdichiana. È stazione della ferrovia Arezzo-Terontola. Nel territorio del comune, cosparso di casali e di villaggi, vi è il castello di Montecchio Vesponi, donato dai Fiorentini a Giovanni Hawkwood detto l'Acuto.
Monumenti. - Castiglion Fiorentino è da considerarsi uno dei paesi più caratteristici della provincia di Arezzo sia per l'aspetto pittoresco delle sue vie e delle mura medievali che lo circondano e del cassero che lo sovrasta, su cui si erge una torre medievale, sia per il numero e il pregio delle opere d'arte contenute nelle sue chiese fra cui sono da notarsi una grande tavola di Segna di Bonaventura, un'Adorazione di Lorenzo di Credi, una Deposizione di Luca Signorelli, e un gruppo di opere robbiane che sono nella Collegiata; un S. Francesco di Margaritone d'Arezzo e un quadro del Vasari che sono in S. Francesco, e varie sculture cinquecentesche in legno dovute ad abilissimi maestri della regione. Nel palazzo comunale e la pinacoteca nella quale sono esposti due importanti Crocefissi primitivi e opere di Taddeo Gaddi, di Giovanni di Paolo, del Signorelli, del Mazzieri, del Ferretti e altre di scuola senese e fiorentina.
Ma un gruppo del tutto unico, pure conservato nella pinacoteca, è quello delle opere di Piero di Antonio Dei, noto in arte con il nome di Bartolomeo della Gatta, uno dei pittori più interessanti del Quattrocento. Nel medesimo luogo sono conservate insigni oreficerie antiche fra le quali notevoli un grande cammeo romano con busto d'imperatore, e il celebre busto di S. Orsola - opera insigne del sec. XIV - stoffe e altri oggetti di arte sacra.
Bibl.: G. Ghizzi, Storia della terra di Castiglion fiorentino, Arezzo 1883-86; A. Del Vita, Castiglion fiorentino nell'arte e nella storia, Milano-Roma 1920 (con bibl.); id., Di un'opera ignota di Taddeo Gaddi, in Boll. d'arte, n. s., I (1921-22), pp. 477-79; id., Sculture in legno della Valdichiana, in Primato, giugno 1922; id., La pinacoteca di Castiglion fiorentino, in Cronache d'arte, III (1924), pp. 155-67; id., Il Museo di Castiglion fiorentino, in Le Vie d'Italia, 1925; id., Le pitture senesi di Castiglion fiorentino, in Per l'arte sacra, 1926, pp. 182-86.