Figlia (Firenze 1519 - Blois 1589) di Lorenzo de' Medici duca di Urbino, sposò nel 1533 il futuro Enrico II allora duca di Orléans. Dapprima eclissata dalla favorita Diana di Poitiers, alla morte del marito (1559) e più ancora alla morte del figlio primogenito Francesco II (1560), divenne arbitra del regno, come tutrice del giovane re Carlo IX. Manovrò, per difendere il prestigio della monarchia, tra la nobiltà cattolica stretta intorno ai Guisa e la nobiltà calvinista; più sensibile al fattore politico che al fattore religioso, cercò nel 1561 e nel 1563 una conciliazione con i calvinisti per avvicinarsi all'Inghilterra e ai principi tedeschi protestanti, come contrappeso al predominio spagnolo. Ma il tentativo dell'ugonotto G. de Coligny di trascinare alla guerra contro la Spagna nei Paesi Bassi il re Carlo IX, guerra che in quel momento C. non voleva, determinò la reazione della regina, che ordinò nella notte di s. Bartolomeo (24 ag. 1572) il massacro dei calvinisti. Dopo il 1580, regnando l'altro suo figlio Enrico III, la sua influenza decadde rapidamente.