Scrittrice statunitense (Stockbridge, Massachusetts, 1789 - West Roxbury, Massachusetts, 1867). Di famiglia calvinista, si convertì nel 1820 alla fede unitariana. Tra gli esponenti più significativi di una letteratura autoctona ancora in via di definizione, raggiunse la notorietà col primo romanzo, A New England tale (1822), esaltazione delle virtù domestiche americane. Con i successivi Redwood (1824), e soprattutto Hope Leslie (1827), nel quale anticipa il motivo della mescolanza tra popolazioni coloniali e indiane, eguagliò il successo di autori quali W. Irving e J. F. Cooper. Impegnatasi sul fronte dei diritti civili e delle riforme sociali, nella seconda parte della sua vita alternò al romanzo (Clarence, 1830; The Linwoods, 1835; la trilogia composta da Home, 1835, The poor man and the rich man, 1836, Live and let live, 1837; Married or single?, 1857), opere di saggistica quali Means and ends: or, self-training (1839) e Morals of manners (1846).