CATTARO
(lat. Acruvium; Decatera; Catharum nei docc. medievali; serbocroato Kotor)
Città della Dalmazia posta all'estremità delle Bocche omonime, nella Rep. del Montenegro (Iugoslavia).Insediamento bizantino sorto probabilmente sul sito dell'antica Acruvium, C. subì nell'840 una parziale distruzione nel corso di un'incursione saracena. Risorta rapidamente, divenne un importante centro commerciale della costa dalmata, annesso nel sec. 11° al regno serbo di Duklja e nel periodo tra il 1185 e il 1321 a quello di Raška. In seguito fu alternativamente sotto il dominio dei Magiari e dei Veneziani e dal 1420 venne definitivamente conquistata da Venezia.Nel sobborgo di Šuranj, nella chiesa dedicata a s. Pietro sono stati scoperti recentemente i resti di una grande basilica a cinque navate, con abside poligonale all'esterno e semicircolare all'interno. L'aspetto attuale dell'edificio è il risultato dei molti restauri susseguitisi tra il sec. 10° e il 14°, mentre la basilica originaria doveva essere di età paleocristiana, almeno a giudicare dai reperti archeologici, molti dei quali sono databili tra il 4° e il 9° secolo.La chiesa principale di C. è la cattedrale, dedicata a s. Trifone patrono della città, le reliquie del quale vennero in parte traslate da Costantinopoli nell'809. Nel corso di indagini archeologiche sono stati rinvenuti, lungo la facciata settentrionale dell'edificio attuale, resti della chiesa primitiva del sec. 9° menzionata da Costantino Porfirogenito (De administrando imperio; PG, CXIII, col. 267); a essa vanno ricondotti alcuni frammenti in pietra dell'arredo, decorati da motivi a doppio e a triplo intreccio. La chiesa attuale, ultimata e consacrata nel 1166, ha subìto rimaneggiamenti nel corso del 14° e 17° secolo. L'edificio originario, in passato ritenuto a pianta centrale, era in realtà una basilica a tre navate con cupola, un atrio e due campanili a quattro piani. Alla metà del sec. 14° fu rinnovato l'altare maggiore e allo stesso periodo (1362) appartiene il ciborio, riccamente ornato a rilievo con scene della Vita di s. Trifone. Nel corso dei rifacimenti seicenteschi fu eliminata la cupola e dopo la parziale distruzione causata dal terremoto del 1667 furono innalzati nuovi campanili e vennero costruiti il grande archivolto sopra il portale e il rosone. Nell'abside si conservano frammenti di pitture murali (1331) raffiguranti la Crocifissione e la Deposizione, realizzate in uno stile che fonde originalmente forme bizantine e gotiche; di recente sono stati scoperti fra gli archi delle navate affreschi dell'inizio del 14° secolo.Altre chiese furono edificate nell'antico nucleo urbano di C. tra la fine del 12° e il 14° secolo. Durante il regno di Stefano Nemanja fu costruita la chiesa di S. Luca, eretta per volere di Mauro Casafranca e della moglie Bona (1195). La chiesa presenta una pianta longitudinale con una bassa cupola poggiante su una base quadrata, secondo una tipologia caratteristica della contemporanea architettura serba. Dell'apparato decorativo originario si è conservato solo un frammento di pittura murale, peraltro di notevoli dimensioni, in cui sono rappresentati i ss. Silvestro, Barbara e Caterina, databile ai primi anni del 13° secolo.Di poco posteriore (1221) è la collegiata di S. Maria costruita sulle fondamenta di un edificio liturgico più antico, come confermano i resti del fonte battesimale del sec. 6° conservati nella sacrestia. L'edificio, di impronta romanica, ha pianta longitudinale a navata unica con cupola ottagonale priva di tamburo che si innesta direttamente sulla copertura; la facciata, a corsi alternati di pietre rossastre e bianche, presenta un rosone centrale e una decorazione ad archetti. Il fianco settentrionale della chiesa venne realizzato nel corso del Trecento. Nel presbiterio rimangono frammenti delle pitture murali della fine del sec. 13° e un crocifisso ligneo di stile romanico.Nella prima metà del sec. 13° fu costruita anche la chiesa di S. Anna, simile a quella di S. Luca, a navata unica e in origine dotata di cupola, distrutta poi dal terremoto nel 1667. Nell'edificio sono conservati tre strati di pitture murali, databili rispettivamente alla prima metà del 13°, al 14° e al 15° secolo.La chiesa di S. Paolo, di proprietà dei Domenicani, fu costruita nel 1263 per volere di Paolo Bari. Dell'edificio originario si conservano solo alcune parti dell'atrio e il sarcofago del donatore, mentre la navata coperta da volte a crociera appartiene a una fase successiva influenzata dalla cultura gotica.La chiesa di S. Michele fu eretta nella prima metà del sec. 14° su resti di precedenti edifici ecclesiastici: si tratta di una costruzione mononave con abside semicircolare nella parte occidentale; gli affreschi frammentari sono probabilmente del 15° secolo.Fra gli edifici civili sono da ricordare i palazzi della famiglia Buća, dei secc. 12° e 14°, in seguito ristrutturati in stile tardogotico, rinascimentale e barocco.Le alte mura che circondano la città appartengono al periodo del governo veneziano (dopo il 1420), a eccezione dei tratti corrispondenti alla chiesa di S. Maria e alla posterula occidentale, dove sono rintracciabili resti dell'originaria cinta medievale.
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