Novella di G. Verga, compresa nel volume Vita dei campi (1880); poi svolta in forma di dramma, in un atto, rappresentato (1884) con grande successo.
Una tragica vicenda d'amore si svolge in una Sicilia istintiva e primordiale: compare Turiddu, per vendicarsi di Lola, che, mentre era soldato, gli ha preferito il carrettiere Alfio, amoreggia con Santuzza; ma Lola lo attrae di nuovo e Santuzza, gelosa, denuncia la tresca ad Alfio, che uccide in duello rusticano il rivale.
Dal dramma del Verga fu poi desunta, su libretto di G. Targioni Tozzetti e G. Menasci, l'omonima opera musicale di P. Mascagni, che, premiata al concorso Sonzogno e rappresentata la prima volta a Roma nel 1890, divenne subito popolare.