Scrittrice ungherese (Budapest 1876 - Mártonháza 1937), fondatrice (1922) della rivista letteraria Napkelet "Oriente", d'indirizzo tradizionalista, cattolico e idealista, e dell'Associazione nazionale delle donne ungheresi (A magyar asszonyok nemzeti szövetsége). Scrisse romanzi (Emberek a kövek közt "Uomini, cuori fra le pietre", 1911; A régi ház "La vecchia casa", 1915; Bujdosó könyv "Il libro proscritto", 1921-22; Az ösi küldött "Il messaggero avito", 1930-37) e racconti (Viaszfigurák "Figure di cera", 1918) di fine sensibilità femminile.