(gr. Κέρβερος) Favoloso cane della mitologia greca, custode dell’entrata dell’Ade. Compare per la prima volta nella Teogonia esiodea, dove è detto figlio di Tifone e di Echidna, fratello dell’Idra di Lerna fornito di 50 teste (poi comunemente tre). La descrizione del suo orribile aspetto è presente anche nell'Eneide di Virgilio e nelle Metamorfosi di Ovidio. Fu trascinato una volta sulla Terra da Eracle. Nel culto, l’elemento rituale più connesso con C. era la focaccia di miele che si dava ai morti perché la offrissero al portiere dell’Ade.
Dante fa di C. una fiera mostruosa e sozza che vigila sui golosi del 3° cerchio dell’Inferno e li tortura.