(gr. Κέρκωπες) Due mitici banditi greci, le cui avventure sono narrate in un poemetto pseudomerico; tentarono di derubare Eracle addormentato ma, scoperti, furono legati a testa in giù a un bastone che l’eroe si mise in spalla e poi liberati per le loro umoristiche osservazioni sul Melampigo (Eracle «dalle natiche nere»), da cui la madre Teia li aveva avvertiti di guardarsi. I C. furono cambiati da Zeus in scimmie o, secondo altri, pietrificati.