Famiglia di Mammiferi Artiodattili Ruminanti, comprendente 18 generi; di statura variabile da 33 cm a 2 m di altezza alla spalla; di solito il secondo e il quinto dito non toccano il terreno. In genere i maschi hanno corna ramificate (palchi), che nascono ogni anno in primavera e cadono in autunno, al termine della stagione riproduttiva. Diffusi in Eurasia dall’Artide fino all’Africa nord-occidentale, e nell’America Settentrionale e Meridionale, si adattano ad ambienti e climi diversi: dal livello del mare alle alte quote, dalle zone umide ai deserti, dalle praterie alle foreste. Si nutrono di vegetali; sono brucatori e pascolatori. Generalmente gregarie le specie grandi e solitarie quelle piccole; i maschi, all’epoca degli amori, diventano battaglieri.
La sottofamiglia Cervini comprende i generi: cervo, daino, rusa, sika, rucervo ed elafuro. Il genere cervo (Cervus) ha un’altezza alla spalla di 1-1,60 m ed è caratterizzato dalla coda corta, dai palchi generalmente alti provvisti di pugnali, e dalla colorazione uniforme nell’adulto, macchiata nel giovane. Il genere è presente con varie specie in Europa, Africa settentrionale, Asia e America Settentrionale.
Il cervo nobile o cervo rosso (C. elaphus), caratterizzato da palchi con numerose ramificazioni terminali, è diffuso in Europa e Asia con una trentina di razze geografiche (sottospecie). In Italia è comune su tutto l’arco alpino, e in gran parte dell’Appennino; in Sardegna vive il cervo sardo (C. elaphus corsicanus; v. fig.), sottospecie insulare di dimensioni minori, introdotta dall’uomo nella preistoria. Secondo alcuni studi il wapiti (➔) nordamericano, ritenuto una sottospecie del cervo rosso (C. elaphus canadensis), sarebbe invece una specie a sé.
Per il cervo pomellato ➔ Axis.