(ted. Matterhorn) Massiccio delle Alpi Pennine tra l’alta Valtournenche (Piemonte) e l’alta Mattertal (Vallese). La sua caratteristica cima piramidale, dai lineamenti arditi, culmina a 4478 m e sovrasta il centro italiano di Breuil-Cervinia (➔) e quello elvetico di Zermatt. È formato di rocce cristalline, circondate da calcescisti e pietre verdi. Sul versante elvetico vi sono i ghiacciai del Matterhorn, di Tiefenmatten e di Furgg; su quello italiano i ghiacciai del C., della Forca e del Leone: gli uni e gli altri sono di modeste dimensioni, data la morfologia aspra del massiccio.
Dopo 18 tentativi falliti, il C. fu conquistato il 14 luglio 1865 dall’inglese E. Whymper, che salì per la cresta dell’Hörnli. L’impresa, chiudendo idealmente la fase ‘esplorativa’ dell’alpinismo, fu caratterizzata dal clima di sfida fine a sé stessa con la montagna (nessun barometro fu portato in cima), dalla competizione tra diverse cordate e nazionalità e dalla tragedia di un incidente mortale (durante la discesa persero la vita quattro dei sette componenti della cordata). Tre giorni dopo seguì la prima ascensione dal versante italiano, per la cresta del Leone, a opera di J.-A. Carrel con tre compagni.