Patriota, giurista e storico (Bologna 1825 - ivi 1891); ebbe parte importante nell'annessione delle Romagne al regno di Sardegna e nel governo dell'Emilia, fu ministro senza portafoglio (8 dic. 1859-26 genn. 1860) e delle Finanze (26 genn. -18 marzo 1860). Fu poi deputato alla Camera italiana (aprile-dicembre 1860) e professore di diritto pubblico e costituzionale all'univ. di Bologna (della quale fu anche rettore, 1871-1874). Tra i fondatori della Deputazione di storia patria per le province di Romagna, ne fu segretario dal 1881, succedendo al Carducci. Tra le sue opere, soprattutto notevoli lo studio Di Galeazzo Marescotti de' Calvi da Bologna e della sua cronaca (1875), il saggio su Carlo Pepoli premesso all'ediz. delle sue opere (1881) e la raccolta di scritti varî Politica e storia (1890).