Ceva
Ceva Giovanni (Milano 1647 - Mantova 1734) matematico e ingegnere idraulico italiano. Compì i suoi studi a Milano e a Pisa, dove insegnò per un breve periodo prima di ottenere a Mantova la cattedra di matematica, che mantenne per tutta la sua vita, e l’incarico di commissario alle acque, esperienza cui è dedicato il volume Opus hydrostaticum (1728). Durante il soggiorno pisano, Ceva scrisse la sua opera più importante De lineis rectis se invicem secantibus statica constructio (Sulla costruzione statica di linee rette che si intersecano reciprocamente, 1678), che rappresenta uno dei punti di partenza di una nuova geometria sintetica, la geometria proiettiva. In questa opera si trovano importanti risultati relativi a configurazioni di rette e tra questi anche il teorema che porta il suo nome e che esprime la condizione necessaria e sufficiente affinché tre particolari segmenti del triangolo (detti segmenti ceviani o ceviane) concorrano in un punto (→ Ceva, teorema di). Ceva riscoprì anche il teorema di → Menelao, che esprime una condizione necessaria e sufficiente affinché tre punti appartenenti ai lati di un triangolo (o ai loro prolungamenti) siano allineati. I due teoremi rivestono ruoli complementari: il teorema di Ceva fornisce un criterio per la concorrenza in un punto di tre rette mentre il teorema di Menelao fornisce un criterio per la collinearità di tre punti, cioè per l’appartenenza di questi a una medesima retta (→ dualità). A Ceva si deve anche la prima opera di economia matematica (De re numaria quo ad fieri potuit geometrice tractata, Fino a qual punto gli aspetti riguardanti la moneta possono essere trattati in modo geometrico, 1711).