Sigla di Confederazione Generale del Lavoro, organizzazione fondata a Milano nel 1906 da sindacalisti di orientamento riformista. I primi anni di vita furono contrassegnati dai contrasti con elementi del sindacalismo rivoluzionario che nel 1912 crearono l’Unione Sindacale Italiana (USI). Dopo la prima guerra mondiale, sull’onda delle forti rivendicazioni sociali, la CGdL giunse a circa 2 milioni di iscritti. L’atteggiamento incerto e contraddittorio tenuto durante il ‘biennio rosso’ (1919-20) e di fronte alle violenze fasciste provocò tuttavia una crisi sempre più accentuata del sindacato che nel 1927 fu sciolto dagli stessi dirigenti. Sindacalisti comunisti e anarchici diedero vita a una CGdL clandestina che operò in Italia durante il periodo fascista mentre in Francia il socialista B. Buozzi fondò un’analoga confederazione. Nel 1936 comunisti e socialisti decisero l’unificazione delle due organizzazioni.