Musicista statunitense (Danbury, Connecticut, 1874 - New York 1954). Allievo di suo padre George, e poi di D. Buck, R. Shelley, H. Parker, alternò l'attività di compositore con quella di uomo d'affari. Nella sua produzione musicale, quasi tutta anteriore al 1920 e rimasta a lungo negletta, sono state messe in luce le notevoli qualità artistiche e le singolari anticipazioni di molti aspetti della musica contemporanea (procedimenti atonali, politonali, poliritmici e perfino l'uso di quarti di tono). Tali ardite esperienze convivono con una ispirazione intimamente americana, che trova alimento nella storia, nella cultura, nei costumi, nei canti nazionali. Compose cinque Sinfonie (1898-1916) e altri lavori orchestrali, fra cui Three places in New England (1903-14), musiche corali e corali-orchestrali, fra cui Lincoln the Great Commoner (1912), The masses (1915), An election (1921), brani per canto e pianoforte, per pianoforte solo (Concorde Sonata, 1909-15), per complessi da camera.