Batteriologo e igienista (Rouen 1866 - Tunisi 1936); direttore dell'Istituto Pasteur di Tunisi dal 1904; dal 1929 membro dell'Académie des sciences. Compì numerose ricerche sulle malattie da infezione (Naissance, vie et mort des maladies infectieuses, 1930), specialmente di quelle del bacino del Mediterraneo merid.; nel 1928 ebbe il premio Nobel per la medicina o la fisiologia per le sue indagini sul tifo petecchiale, di cui ha reso possibile una razionale profilassi, individuando nel topo il serbatoio della Rickettsia e nel pidocchio del vestito il suo vettore. Riuscì a coltivare la Leishmania tropica e a riprodurne la malattia nel cane e nella scimmia. In collaborazione con L. Manceaux descrisse il Toxoplasma gondii, che dopo qualche incertezza tassonomica definì genere a sé. Autore anche di fondamentali articoli sul tracoma, di cui ravvisò l'origine virale, e di interessanti anticipazioni sull'eziologia dell'influenza.