Pittore (Parigi 1619 - ivi 1690); allievo di S. Vouet, eccezionalmente precoce (a dodici anni eseguì il primo ritratto importante; a quindici due dipinti con storie per il cardinale Richelieu), fu a lungo a Roma (1642-46) dove studiò Raffaello, i bolognesi e lavorò con Poussin. Favorito da N. Fouquet prima, poi da J.-B. Colbert e da Luigi XIV, che infine lo promosse al rango di nobile, fondatore (1648) dell'Accademia di scultura e pittura, dominò a lungo tutta la scuola francese con la sua maniera programmaticamente grandiosa e classicheggiante. Le sue qualità di decoratore si affermano nei complessi dell'hôtel di Saint-Lambert, del castello di Vaux-le-Vicomte (insieme che gli aveva commissionato Fouquet), del Louvre (Galleria d'Apollo) e soprattutto di Versailles, dove lavorò dal 1674 al 1686, fornendo anche disegni a scultori, arazzieri (diresse la manifattura dei Gobelins), orafi e mobilieri. Attraverso l'accademia, dominò ogni campo dell'attività artistica francese, contribuendo a diffondere lo stile severo, dalle forme massicce e sostenute, in cui si identifica l'età di Luigi XIV. Massimo esponente del classicismo accademico nel sec. 17º, solo pochi suoi dipinti risultano di qualità notevole: tra questi è il ritratto del Cancelliere Séguier a cavallo (1661, Louvre), equilibrato nella composizione, ricco coloristicamente pur nella scelta di toni pacati. Ebbe molti allievi e imitatori.