Generale e statista inglese (n. 1658 circa - m. Lisbona 1735). Entrato nella vita politica con i whigs, fu nel 1689 creato conte di Monmouth, primo lord del Tesoro. Ma i suoi sforzi di compromettere, senza esclusione di colpi, i tories causarono la sua disgrazia e la sua prigionia. Divenuto nel 1697 conte di P., riacquistò influenza politica, con l'ascesa al trono della regina Anna, nel 1702. Fu generale delle forze alleate nella guerra di successione spagnola e ammiraglio nel 1705; venuto in disaccordo con l'arciduca Carlo, secondogenito dell'imperatore, che era stato incoronato a Barcellona pur con il suo valido appoggio, lasciò la Spagna per l'Italia. Richiamato in patria (1707), passò al partito tory, divenendo tenace oppositore di Malborough. Nel 1711 fu nominato ambasciatore a Vienna; nel 1713 presso il duca di Savoia. L'ascesa al trono di Giorgio I (1714) e il ritorno dei whigs al potere misero fine alla sua vita pubblica.