CHICHESTER
(lat. Regnum; Cissaceaster nei docc. medievali)
Città della Gran Bretagna meridionale, nella contea del West Sussex, posta in un'ansa del fiume Lavant. L'odierno impianto urbanistico coincide con il medievale, che a sua volta ricalcava quello dell'epoca romana: le quattro vie principali corrispondono agli antichi assi costituiti dal cardine e dal decumano. La città conserva inoltre per intero la cerchia delle mura, erette nel sec. 14°, che seguono lo sviluppo della cinta romana del sec. 3°, della quale sopravvivono anche alcuni tratti inglobati nell'opera successiva.Attivo e frequentato centro commerciale sotto la dominazione sassone, C. diventò, durante il regno di Guglielmo il Conquistatore (1066-1087), sede vescovile in luogo di Selsey, nell'ambito del programma normanno di riorganizzazione della Chiesa inglese.La cattedrale - di non vaste dimensioni - fu eretta molto rapidamente su disegno dello stesso vescovo committente, Ralph Luffa: iniziata nel 1091, venne consacrata già nel 1108. Distrutta da un incendio nel 1186, fu ricostruita in forme leggermente differenti e con copertura a volte, utilizzando anche marmo nero di Purbeck: l'impiego di questo materiale - abbastanza raro in Inghilterra - fu favorito dalla possibilità di trasportarlo per via fluviale.L'edificio, dedicato alla Trinità, conserva le forme romanico-normanne, a parte poche alterazioni gotiche. A tre navate con cappelle laterali e transetto, presenta una vasta zona presbiteriale anch'essa a tre navate, che termina con una lunga e stretta cappella orientale di forma rettangolare, la Lady Chapel, eretta in forme decisamente gotiche alla fine del sec. 13°, abbattendo l'abside originaria, secondo un uso legato, a quanto pare, a partire dalla metà del sec. 12°, all'influsso dell'architettura cistercense (Morris, 1979, p. 153). La torre campanaria, risalente al sec. 15°, è completamente separata dal corpo della chiesa, fatto a quell'epoca non inusuale in Inghilterra, benché non vi siano altri esempi superstiti.Il severo interno è definito dalle due teorie di archi a pieno sesto che percorrono la chiesa in tutta la lunghezza, fino alla zona retrostante il coro. Al di sopra delle arcate, gli altri due ordini di aperture sono costituiti dalle bifore del triforio romanico e dall'elegante cleristorio, eretto in forme protogotiche. Le navate laterali sono coperte da volte quadripartite e le cappelle che in esse si aprono danno l'impressione che si tratti di un edificio a cinque navate.La torre centrale sostituì nel secolo scorso quella originaria, del secondo quarto del sec. 13°, improvvisamente crollata nel 1861.Il coro, sopraelevato rispetto al piano delle navate, deriva da Canterbury, la cui supremazia storica ha comportato anche la diffusione di alcune soluzioni tipologiche e la loro applicazione in altre cattedrali inglesi. Gli stalli lignei, del primo quarto del sec. 14°, sono decorati a intaglio con figure di animali e mostri, come è tipico per l'epoca e i luoghi in questa tipologia di oggetti (Tracy, 1986).La recinzione, della seconda metà del sec. 15°, sostituisce probabilmente una precedente, dei primi del sec. 12°, alla quale potrebbero appartenere le due lastre marmoree situate nella navatella destra del presbiterio (Kahn, 1988, p. 311). Si tratta di due rilievi - rappresentanti l'Arrivo di Cristo con gli apostoli a casa di Maria e la Risurrezione di Lazzaro - di alto effetto drammatico: l'artista ha accentuato l'espressione patetica dei volti con la dignità dei gesti, dando vita a uno dei capolavori della scultura inglese medievale (Kahn, 1988, p. 327).Oltre il chiostro trapezoidale del sec. 15°, un tempo cimitero della cattedrale, sorge il palazzo vescovile, ricostruito quasi interamente nei secc. 16°-18°, ma con sopravvivenze medievali: la cucina e la cappella hanno un soffitto a travature lignee del 13° mentre la torre d'ingresso risale agli inizi del 14° secolo.Il St Mary's Hospital è un antico ospizio per pellegrini, fondato alla metà del 12° ma ricostruito in forme gotiche alla fine del 13° secolo. Notevoli all'interno sono la cappella - che conserva gli stalli lignei intagliati e la recinzione dell'altare, contemporanei alla costruzione - e la Great Hall, sala con soffitto a travi.Il Guildhall Mus. conserva reperti archeologici ritrovati durante le campagne di scavo nella città e nel suo territorio; il museo è allestito nei locali dell'ex convento francescano dei Greyfriars, eretto nel sec. 13° e soppresso per volere di Enrico VIII nel 1538. Della chiesa annessa al convento sopravvive soltanto la parte absidale di stile gotico.
Bibl.: H. Batsford, C. Fry, The Cathedrals of England, London 1934 (1938⁴); L. Stone, Sculpture in Britain: the Middle Ages (The Pelican History of Art, 9), Harmondsworth 1955; R. Morris, Cathedrals and Abbeys of England and Wales. The Building Church, 600-1540, London 1979 (con bibl.); R.H. Kamen, British and Irish Architectural History: a Bibliography and Guide to Sources of Information, London-New York 1981; Summer Meeting of the Royal Archaeological Institute, Proceedings, AJ 142, 1985, pp. 1-72; Repertorio delle cattedrali gotiche, a cura di E. Brivio, 2 voll., Milano 1986; C. Tracy, Medieval Choir Stalls in Chichester: a Reassessment, Sussex Archaeological Collection 124, 1986, pp. 141-155; D. Kahn, La sculpture romane en Angleterre: état des questions, BMon 146, 1988, pp. 307-340.S. Botti