Biologa tedesca (n. Francoforte sul Meno 1942); dopo aver lavorato al Max-Planck-Institut di Tubinga, nel 1975 si è trasferita presso il laboratorio di W. Gehring al Biozentrum di Basilea. Dal 1978 al 1980 ha continuato il suo lavoro di ricerca sulla biologia molecolare dello sviluppo presso l'European molecular biology laboratory (EMBL) di Heidelberg; dal 1986 dirige la divisione di biologia dello sviluppo presso il Max-Planck-Institut di Tubinga. Nel 1995 le è stato conferito il premio Nobel per la medicina o la fisiologia, insieme a E. Wieschaus ed E. Lewis, per i suoi studi sui geni, denominati omeotici, preposti allo sviluppo del moscerino della frutta Drosophila melanogaster. L'importanza di queste ricerche va molto al di là dello studio dello sviluppo degli insetti; infatti l'organizzazione del corpo di Drosophila nei suoi aspetti di base, quali la specificazione dell'asse anteroposteriore e la polarità della gastrula, ha fornito un modello di sviluppo per organismi evolutivamente più complessi. Studi di clonazione e sequenziamento di geni hanno permesso a N.-V. e ad altri scienziati di osservare un'omologia di struttura e funzione fra i geni che regolano lo sviluppo in Drosophila e i geni omeotici di altri Vertebrati. Dal 2001 è membro del Nationaler Ethikrat e nel 2005 ha conseguito la laurea honoris causa all'univ. di Oxford.