città sotterranee
Vivere sotto la terra
Nell'antichità si viveva anche sottoterra: in Cappadocia vennero costruite molte città sotterranee e rupestri, cioè scavate nelle rocce. Sono notissime poi le città sotterranee di Petra e di Matera, i cui Sassi furono abitati fino al secolo scorso. Per risolvere i problemi di traffico e inquinamento, in futuro forse si dovranno costruire interi quartieri sotterranei!
L'uso di ambienti sotterranei per abitare è antico quanto il genere umano: sin dal Paleolitico (preistoria) l'uomo ha abitato in grotte ramificate all'interno di cavità rocciose, sviluppando poi un modo di costruire 'in negativo', cioè scavando nel terreno, simile a quello dei formicai.
Archeologi e speleologi hanno scoperto molti agglomerati di abitazioni rupestri che funzionavano come vere e proprie città, dove la vita si svolgeva in buona parte al chiuso, per migliore difesa. Anche le catacombe romane o le necropoli etrusche sono vere e proprie città dei morti scavate nel terreno.
Nella regione turca della Cappadocia esistono una decina di misteriose città sotterranee, risalenti all'era ittita. La più grande è quella di Derinkuyu: si estendeva su otto piani sino a 44 m sottoterra. Ogni piano somigliava a un labirinto: i corridoi principali potevano essere sbarrati girando speciali monoliti cilindrici, simili alle antiche macine, pesanti anche più di una tonnellata. La circolazione dell'aria era assicurata da condotti di aerazione e l'acqua era conservata in cisterne: gli abitanti, se minacciati da invasori, potevano vivere in autosufficienza anche per sei mesi.
La Cappadocia, per le caratteristiche del suo paesaggio, ci appare come un labirinto di torri e crepacci: dapprima rifugio di eremiti, in epoca bizantina la regione si è trasformata in uno straordinario universo rupestre, abitato stabilmente. I villaggi a coni sono stati realizzati scavando le decine di pinnacoli in tufo, detti camini delle fate, formati dai fenomeni di erosione. Altri tipi di villaggi, chiamati a parete, sono stati scavati nelle falesie dei valloni: qui le comunicazioni erano possibili per mezzo di pozzetti verticali a scalini.
Situata in Giordania, Petra, antica capitale del regno dei Nabatei, pur non essendo propriamente una città sotterranea, è l'esempio più famoso di insediamento umano ricavato nella roccia.
Nel 300 a.C. si iniziarono a scavare centinaia di ambienti sotterranei per sepolcri, templi e abitazioni in un'ampia conca racchiusa da pareti di rocce strapiombanti, che si raggiungeva soltanto attraverso una profonda gola, larga in alcuni punti appena un metro. Furono ricavati ingegnosi sistemi idraulici a cielo aperto per condurre l'acqua attraverso la città, che nel periodo di maggior splendore contava circa 30.000 abitanti.
Anche in Italia sono presenti città sotterranee: a Roma, Napoli, Palermo e Narni si sviluppano vere e proprie città ipogee (sotterranee), testimonianza di antiche civiltà.
Ma un caso unico è rappresentato da Matera, in Basilicata, città parzialmente scavata nella roccia di tufi calcarei di una profonda gravina (tipo di valle di erosione calcarea) detta Sasso, separata in due rioni (Barisano e Caveoso). I Sassi si formarono tra 15° e 16° secolo arrivando quasi a fondersi con la soprastante città. Alcune delle case ricavate nella roccia furono abitate fino al 1950!
Oggi è in corso un importante restauro di tutta l'area e molte strade e piazzette, che ospitano gallerie d'arte, ristoranti e negozi, hanno ricominciato a vivere.
Secondo alcuni esperti, pur essendo ancora molto costoso realizzare città sotterranee, esse rappresenterebbero una soluzione ideale per risolvere problemi quali il traffico dei veicoli e lo spreco energetico: a soli 2 m di profondità la temperatura è costante a 10 gradi!
Già da molti decenni in grandi città come Montreal e Stoccolma sono funzionanti quartieri sotterranei con parcheggi, ristoranti, negozi e impianti sportivi. I moderni grattacieli senza finestre e con aria interna sempre regolata da impianti simulano già un ambiente sotterraneo. Molti architetti hanno progettato città interrate, ispirandosi agli esempi del passato: per esempio Paolo Soleri nel 1969 presentò la sua Arcology, città per 200.000 abitanti costruita nelle gole di un canyon.