Vescovo di Torino dall'817-18 (n. in Spagna nella seconda metà del sec. 8º - m. nell'827 circa); è noto soprattutto per l'aspra polemica contro il culto delle immagini e dei santi, che gli ha meritato nell'ampia letteratura dei secoli scorsi il titolo di precursore della Riforma. Ma la connessione tradizionale con Felix di Urgel suggerisce le reali origini della sua polemica, e dell'"arianesimo" di cui fu anche accusato: l'"adozianismo spagnolo" inteso come sforzo di rinnovare l'apologetica cristiana in considerazione delle polemiche e dei rapporti con l'islamismo. In C. questa polemica può essersi sostanziata anche della tendenziale avversione per il culto della croce e delle immagini in ambiente religioso francese. Tra le opere, oltre un Apologeticum (825 circa) ora frammentario, restano alcuni commenti scritturali.