Pittore italiano (Roma 1934 - Milano 2019). Trasferitosi a Milano nel 1953, ha frequentato l'accademia di Brera e si è interessato, in partic., alla lezione dell'arte informale, nei suoi molteplici orientamenti, da J. Fautrier a M. Rothko, a A. Reinhardt. La ricerca di O. s'incentra sui rapporti forma-colore, colore-luce, segno-spazio, in un discorso poetico sempre più essenziale: dalle strutture metalliche colorate sospese e dalle stratificazioni complesse di stesure cromatiche attraversate da aggrovigliati percorsi segnici che ne sottolineano una componente dinamica (tipiche delle opere degli anni Settanta), si è volto sempre più a indagare trasparenza e luminosità in uno spazio pittorico continuo, capace di esprimere sensazioni e sentimenti. O. ha presentato le sue opere in varie edizioni della Biennale di Venezia (1966, 1980, 1986, 1990), a Documenta di Kassel (1977), alla Quadriennale di Roma (1998), in rassegne tematiche sul colore e sull'arte italiana e in numerose mostre personali, da quelle milanesi alla Galleria del Milione (1969, 1971, 1975, 1988) e al Padiglione d'arte contemporanea (1982), alla retrospettiva organizzata a Conegliano in Palazzo Sarcinelli, sede della Galleria comunale d'arte (2001). Tra le sue più recenti mostre antologiche sono da segnalare quelle allestite presso la casa di Mantegna a Mantova (2002), alla Rocca Paolina di Perugia (2003), al Museo Diocesano di Milano (2007) e alla Tesa 105 all'Arsenale di Venezia (2013).