Pittore e scultore greco (Pireo 1936 - Roma 2017), dal 1956 stabilitosi in Italia. Staccandosi assai presto dal figurativismo pop, K. ha anticipato e accompagnato lo sviluppo dell'arte povera: i Fiori di fuoco (immagini di fiori recanti al centro della corolla una fiamma che scaturisce da un becco di gas), il pappagallo vivo sullo sfondo di una superficie grigia (1967), i carrelli di carbone, le lane e altri elementi naturali o artificiali. Negli anni Settanta, con gli "ambienti" e le performances, K. appare più decisamente orientato verso un'arte dell'evento e del comportamento. A partire dagli anni Ottanta le sue opere, che spesso recuperano frammenti e oggetti antichi, evocano la nostalgia di un mondo arcaico e simbolico-mitologico. Nel 1995, in piazza Plebiscito a Napoli, ha installato, montandole su di un tabellone metallico, delle bombole a gas con tubi a cannella. Nel 2002, presso la Galleria nazionale di arte moderna di Roma, K. ha allestito Atto unico, un percorso di lamiere di ferro nei corridoi e nelle sale della galleria, lungo il quale sono posizionati sacchi di iuta, pietre, carbone e altri oggetti. Dei suoi lavori successivi, menzione particolare merita la Porta dell'orto monastico della basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma (2007); nel 2011 hanno suscitato ampio dibattito i suoi sette Sudari proposti da A. Fendi nel Padiglione Italia della Biennale di Venezia, mentre è datata al 2016 l'installazione realizzata per il Centro arti visive Pescheria di Pesaro, fortemente allusiva alla realtà industriale del luogo. Tra le mostre si ricordano quelle allo Stedelijk Museum di Amsterdam (1990-91), alla Galleria Tretjakov di Mosca (1991), alla Biennale di Venezia (1993) e alla Kunsthalle di Amburgo (1995); del 2006 è un'ampia retrospettiva (con le opere realizzate tra il 1969 e il 1994) al Museo d'arte contemporanea Donna Regina di Napoli, cui hanno fatto seguito le personali organizzate dalla Galleria Fumagalli e dal Museo Adriano Bernareggi di Bergamo (2009) e la mostra Disegni e progetti ospitata nella Galleria Vannucci di Pistoia (2010). Nel 2016 un'esposizione alla Monnaie di Parigi ha compiutamente ricostruito il suo percorso artistico, ed è dello stesso anno la mostra Kounellis. 14 disegni / 1991 presentata al Museo della scultura contemporanea di Matera, in cui sono stati esposti quattordici studi per l’installazione Senza titolo, realizzata nel 1991. Nel 2019 è stata allestita presso la Fondazione Prada di Venezia la prima vasta retrospettiva dedicata all’artista dopo la sua scomparsa.