CLELIA (Cloelia)
Nobile fanciulla romana, che, data in ostaggio con altre fanciulle a Porsenna, dopo la pace da lui conclusa con Roma, fuggì dal campo etrusco guidando le sue compagne a nuoto attraverso il Tevere e le ricondusse a Roma. Il re ne chiese la restituzione ai Romani e l'ottenne, ma poi, ammirato dell'eroismo della fanciulla, l'onorò e la rimandò a Roma, concedendole di condurre seco alcuni degli ostaggi a sua scelta, ed essa scelse i più giovani. I Romani riconoscenti l'onorarono d'una statua equestre sulla sommità della sacra via. Così Livio (II, 12, 6-11); altre fonti aggiungono che essa sarebbe fuggita a cavallo o che Porsenna le avrebbe donato un cavallo. La leggenda è un tentativo di spiegare un'antica statua equestre, vista ancora dai più antichi annalisti, della quale non si sapeva più il significato, e che raffigurava, secondo l'interpretazione più comune, Venus Equestris, identificata da molti con la Venus Cluilia o Cloacina (di qui il nome Cloelia), dea della cloaca massima.
Bibl.: A. Schwegler, Römische Geschichte, II, 2ª ed., Tubinga 1870, p. 185; G. De Sanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, p. 448; E. Pais, Storia di Roma, 3ª ed., III, Roma 1927, p. 11 e 111; J. Reinach, in Revue de l'histoire des Religions, LVIII (1908), p. 317 seg.; E. Cocchia, La letteratura latina anteriore all'influenza ellenica, II, Napoli 1924, p. 160.