Pedagogista francese (Vire, Calvados, 1828 - Parigi 1904). Ebbe alte cariche nel ministero dell'Istruzione pubblica, dove rimase anche dopo aver conseguito il dottorato (1866), continuandovi la sua opera in favore della scuola e dell'educazione francese, esercitando un influsso che è stato paragonato a quello di A. Gabelli in Italia. Nel 1886 fu eletto all'Académie française. Opere princ.: De la morale de Plutarque (1866); Quid de litteris senserit L. A. Seneca (1866); Éducation et instruction (4 voll., 1887), raccolta delle sue memorie e relazioni pedagogiche e didattiche.