Bertrand de Got (n. Villandraut, Gironda - m. Roquemaure, Gard, 20 apr. 1314); fu prima vescovo di Comminges (dal 1295), poi arcivescovo di Bordeaux (1299-1305), eletto quindi pontefice, dopo la morte di Benedetto XI (7 luglio 1304), dal conclave riunito a Perugia, il 5 giugno del 1305. Con lui, che non mise mai piede in Italia, ebbe inizio il periodo avignonese del papato: subì l'influenza del re di Francia Filippo il Bello, che ottenne il processo alla memoria di Bonifacio VIII, la polemica canonizzazione di Celestino V e la soppressione dell'ordine dei Templari. In Italia dette il suo appoggio a Roberto d'Angiò, che divenne il capo del partito guelfo. Nel 1308-13 guerreggiò con Venezia, riuscendo a riportare Ferrara sotto la tutela della Chiesa. In generale, la sua residenza ad Avignone provocò tumulti e disordini nel Patrimonio di S. Pietro. Una raccolta di decretali, dal suo nome dette Clementine, costituì la quarta delle sei parti del Corpus iuris canonici. Stabilì che i vescovi dovessero affiancare gli inquisitori nella loro attività. Fu accusato, non a torto, di avidità e nepotismo.