CLEOBI e BITONE (Κλέοβις e Βίτων)
Figli di Cidippe, sacerdotessa argiva di Era, che (cfr. Erodoto, I, 31) trascinarono per 45 stadi fino al santuario il carro su cui la loro madre doveva esser portata per una festa. Poi, avendo Cidippe chiesto alla dea di dare loro in premio "ciò ch'è migliore per gli uomini", si addormentarono per non svegliarsi mai più. A Delfi Erodoto ne vide l'immagine là consacrata dagli Argivi in due statue a noi giunte (una di esse, ben conservata, è importante per lo studio della statuaria greca arcaica) con un'iscrizione che ricorda il fatto e dà il nome dell'artista: [Pol]ymedes di Argo.
Bibl.: Pauly-Wissowa, Real-Encycl., III, col. 544; P. Ducati, L'arte classica, Torino 1927, p. 130; H. Pomtow, presso Dittenberger, Sylloge inscr. gr., I, 3ª ed., Lipsia 1915, n. 5.