Cleopatra
La regina seduttrice
La splendida Cleopatra fu l'ultimo sovrano d'Egitto e l'ultima discendente dei successori di Alessandro Magno, la settima con questo nome. Con lei si conclude il regno greco dei Tolomei in Egitto e si apre il lungo dominio di Roma, che durerà ininterrottamente fino alla conquista araba
Nata circa nel 69 a.C., Cleopatra morì suicida nel 30 a.C. Diventò regina d'Egitto giovanissima, ad appena diciassette anni, nel 51 a.C. Benché così giovane, Cleopatra era già sposata: vi era in Egitto l'antichissima usanza che i re, i faraoni ritenuti divinità, non dovessero mischiarsi con gli esseri umani: per questo anche Cleopatra sposò suo fratello Tolomeo XIII quando aveva appena dodici anni. Questo infelice matrimonio non durò a lungo: la forte personalità della regina non poteva sopportare la presenza del suo insignificante marito-fratello e scoppiò dunque una feroce rivalità che vide prevalere Cleopatra; questa riuscì infatti a far uccidere il fratello dai Romani, ai quali aveva chiesto aiuto. In quella occasione Cleopatra fece innamorare di sé Giulio Cesare, che riuscì a sedurre presentandosi a lui d'improvviso, avvolta in un drappo. Ma la religione egiziana non poteva tollerare che la regina, ormai vedova, rimanesse senza un legittimo marito consanguineo. Cleopatra sposò quindi nel 47 a.C. un altro fratello, Tolomeo XIV, di appena undici anni, che la regina non vide quasi mai poiché si trasferì a Roma con Giulio Cesare, dal quale ebbe anche un figlio, Cesarione.
Dopo l'assassinio di Cesare da parte del Senato, nel 44 a.C., Cleopatra scappò in tutta fretta da Roma e tornò in Egitto, dove fece uccidere il suo secondo marito ed elevò al rango di coreggente il suo piccolissimo figlio, Cesarione. Dopo la fine della prima parte delle guerre civili seguite alla morte di Giulio Cesare, Cleopatra conobbe e sedusse il vincitore dell'Oriente, Marco Antonio. Nonostante Marco Antonio fosse sposato con la sorella di Ottaviano, Ottavia, i due divennero amanti e vissero insieme da allora (42 a.C.) fino al termine della loro vita.
Cleopatra ebbe su Marco Antonio un'influenza molto forte, tanto da alimentare i sospetti che la coppia progettasse di creare un impero orientale, con capitale ad Alessandria. È molto probabile che questa fosse solamente una diceria messa in giro a Roma da Ottaviano e dai suoi partigiani quando si acuì il contrasto con Antonio; certo alcuni atti di Antonio, quale la cessione di regioni del Vicino Oriente a Cleopatra e a Cesarione, unitamente alla condotta scandalosa dei due amanti ad Alessandria, ben si prestavano alla campagna diffamatoria orchestrata da Ottaviano.
Ben presto il conflitto tra Ottaviano e la coppia di amanti divenne inevitabile. La battaglia decisiva si svolse nello Ionio, al largo di Azio (31 a.C.). La vittoria di Ottaviano fu nettissima, grazie anche al contributo offerto dal grande generale Agrippa e all'inspiegabile comportamento di Cleopatra, che abbandonò la battaglia ancora prima dell'inizio degli scontri. Forse la regina, temendo la sconfitta, pensava di ingraziarsi i favori del futuro vincitore non partecipando allo scontro armato? Comunque sia Antonio, disperato, inseguì la sua Cleopatra fino ad Alessandria, dove i due amanti, vista l'impossibilità di trattare col vincitore, si suicidarono. Secondo la tradizione, Cleopatra si fece avvelenare dal morso di un serpente.
Cleopatra è un personaggio storico di tragica grandezza. L'epoca in cui visse, il momento di massima espansione della potenza romana nel Mediterraneo, non consentiva a un sovrano, per quanto dotato di intelligenza e bravura, di avere una politica autonoma.
La regina d'Egitto provò a ritagliarsi un suo spazio nella storia con le uniche armi che aveva: le sue doti personali. La grande fortuna che la sua vicenda ha avuto nella letteratura europea di tutti i tempi è testimonianza della grandezza e del fascino del suo personaggio.