coesite
Forma monoclina di pressione medio-alta del biossido di silicio SiO2, che in condizioni di superficie (ambiente) è stabile come minerale nella forma trigonale (il comune quarzo). La coesite è stata prima sintetizzata, all’inizio degli anni Sessanta del secolo scorso, e successivamente rinvenuta sulla superficie terrestre in crateri formatisi per l’impatto di grandi meteoriti come il Meteor Crater, in Arizona. Più recentemente, essa è diventata importante dal punto di vista geologico per il fatto di essere un indicatore di alta pressione in rocce della crosta profonda e del mantello superiore della Terra, dove risulta stabilizzata a non meno di 2,5 GPa e 500 °C e dove persiste fino a 8,0 GPa e 1000 °C. È stata infatti rinvenuta in noduli trasportati dalle kimberliti, non in associazione con diamante e quindi non di origine profondissima, ma come parte dell’associazione di minerali che è caratteristica degli xenoliti strappati dalle pareti del condotto durante la risalita del magma esplosivo, a profondità di 50÷100 km. Ancor più recentemente sono stati identificati microgranuli di coesite (spesso circondata da quarzo, suo prodotto di depressurizzazione) in rocce crostali metamorfosate a grande profondità e trasportate ad affiorare in superficie dai movimenti tettonici durante una fase tardiva della formazione di varie catene montuose. I primi ritrovamenti, quasi contemporanei, di sicura coesite metamorfica sono stati effettuati in una località presso Cuneo, in rocce acide interpretate o come antichi graniti oppure come antiche evaporiti e comunque di origine superficiale, e nella località di Grytting, presso Selje (Norvegia), in rocce eclogitiche interpretate come prodotto della ricristallizzazione in profondità di una massa basica. In un caso e nell’altro (ma soprattutto nel caso italiano) la presenza della coesite è stata ricondotta al fatto che, durante il processo di subduzione tramite il quale le placche crostali vengono a scontrarsi tra loro, alcune rocce formatesi sulla superficie terrestre siano scese fino a 100 km di profondità prima di essere riportate sulla superficie da un parossismo orogenetico. I ritrovamenti di coesite metamorfica sono ora abbastanza frequenti e passano in secondo piano a fronte del ritrovamento di microdiamanti derivati da materia organica superficiale che sono stati riscontrati nel massiccio di Kokchetav (Kazakstan).