COMPOSTELLA
Antico nome della città di Santiago di Compostella (v.).
Ordine di Compostella. - Ordine religioso cavalleresco spagnolo, detto anche di S. Giacomo della Spada, dall'arma che portavano i cavalieri (una spada rossa sormontata da un cuore e qualche volta da una conchiglia) sul loro mantello bianco.
Lasciando da parte le leggende sulle origini di quest'ordine, consta che fiorì intorno al santuario di S. Giacomo di Compostella, meta di numerosissimi pellegrinaggi. Per salvaguardare la vita dei pellegrini dalle scorrerie dei Mori sorse appunto quest'ordine verso il 1170. Dodici cavalieri, unitisi nel nome di Cristo e di S. Iacopo, offrirono il loro valore e la loro vita ai canonici di S. Eligio, i quali avevano fondato ospizî per i pellegrini lungo le strade che menavano al santuario. Pietro Bernardino è ricordato quale legislatore del nuovo ordine, che prese la regola di S. Agostino, e venne approvato da Alessandro III il 5 luglio 1175 ad istanza di don Fernando de Fuentas Encalada, primo gran maestro. Cresciuti di numero e d'importanza, ebbero dai sovrani di Castiglia e di León città e terre in commenda, e combatterono valorosamente contro i Mori; ma spesso anche, per ambizioni personali o per seguire la causa dei rispettivi sovrani, si combatterono a vicenda.
Ciò fu una buona occasione per i reali di Castiglia per chiedere nel 1493 ad Alessandro VI l'amministrazione dell'ordine, grazia che fu poi concessa a Carlo V da Adriano VI. Costui nel 1523 unì per sempre l'ordine alla corona di Spagna, dichiarando il re gran maestro; ma stabilì che, per la parte spirituale, vi fosse un consiglio scelto tra i cavalieri, a cui fu attribuita la completa giurisdizione, sia religiosa sia temporale, delle numerose commende sparse nella Spagna. Oltre ai cavalieri, che dovevano essere nobili da quattro generazioni, e potevano anche sposarsi, vi erano i cappellani, nobili anch'essi, i quali erano veri canonici regolari (v. agostiniani). A questi si aggiunsero nel 1312 le canonichesse, fondate da donna Maria Mendes, moglie del cavaliere Perez. S. Spirito in Salamanca fu il primo monastero, a cui in seguito se ne aggiunsero altri. Le principali case che ebbero i cappellani furono quelle di S. Marco di León e di Urces.
Sino dal 1320 si ebbe una divisione nell'ordine, volendo Dionigi re di Portogallo avere i cavalieri portoghesi indipendenti dagli spagnoli con un proprio grande maestro. La residenza principale fu Alcazár d'Azal, poi Palmel. Come in Spagna, così i reali di Portogallo ebbero dalla S. Sede l'amministrazione dei beni dell'Ordine e il titolo di gran maestro. Così pure vi furono monasteri di religiose e di cappellani.
Bibl.: G. Moroni, Diz. di erudizione eccl., XXX, pp. 207-12; L. Cappelletti, Storia degli Ordini cavallereschi, Livorno 1904, pp. 157, 173.