concorrenza imperfetta
Espressione che fa riferimento a tutte quelle forme di mercato, non perfettamente concorrenziali, in cui non sono soddisfatte una o più condizioni che caratterizzano i mercati in concorrenza perfetta ( ➔ ). Tale definizione vale dunque per quei mercati dove c’è un ristretto numero di venditori (➔ oligopolio) o di compratori (➔ oligopsonio), quelli dove c’è un solo venditore (➔ monopolio) o un solo acquirente (➔ monopsonio), quelli dove ci sono asimmetrie informative o imprese che producono beni differenziati (➔ concorrenza monopolistica) e quelli in cui esistono esternalità e/o beni pubblici, o barriere all’entrata o all’uscita (➔ barriera). Nelle forme di mercato imperfetto, un qualche agente (compratore o venditore) ha potere di mercato ed è in grado, con i suoi comportamenti, di influenzare la formazione dei prezzi. Tale capacità, che implica anche quella di allontanarsi dalle condizioni ottimali garantite dalla concorrenza perfetta, dipende dalle caratteristiche del singolo mercato: possono vigere condizioni non perfettamente concorrenziali, dove però l’equilibrio non si discosta molto da quello di concorrenza perfetta, e altri in cui il potere di mercato di qualche agente è particolarmente forte; possono verificarsi casi in cui, a causa delle asimmetrie informative o della presenza di beni pubblici, il mercato non riesce a stabilire un prezzo di equilibrio.