conducibilità elettrica
Misura della capacità di un materiale a condurre una corrente elettrica. È definita come l’inverso della resistività, ϱ, che appare nella seconda legge di Ohm, R=ϱl/S, dove R indica la resistenza elettrica del conduttore, l la sua lunghezza e S la sezione. I materiali possono essere classificati in conduttori, semiconduttori e isolanti, secondo la loro conducibilità elettrica, σ. I conduttori presentano un valore di σ dell’ordine di 106÷107 (ohm∙m)−1, per i semiconduttori σ è dell’ordine di 101÷10−5 (ohm∙m)−1 mentre gli isolanti sono caratterizzati da σ≤10−10 (ohm∙m)−1. La conducibilità di un materiale dipende dalla temperatura. Per materiali isolanti e semiconduttori essa aumenta con l’aumentare della temperatura. Nel caso dei superconduttori, questa aumenta enormemente al di sotto di una specifica temperatura critica. L’interpretazione microscopica della conducibilità elettrica richiede una trattazione in termini di meccanica quantistica. Occorre dunque considerare la natura quantistica degli elettroni e delle loro specifiche interazioni con il reticolo cristallino. La conducibilità elettrica può anche essere definita per soluzioni d’elettroliti: in questo caso la corrente è data dal moto di ioni positivi e negativi che sottoposti a un campo elettrico si muovono ordinatamente nella soluzione. La conduzione di ioni si osserva anche allo stato solido, come, per es., nei cristalli ionici e negli elettroliti solidi. La conduzione di corrente è osservata, in determinate condizioni, anche in alcuni gas.
→ Carbonio: stati fisici, chimici e proprietà