Nome di varie famiglie nobili dell'Italia settentrionale il più delle volte non imparentate tra di loro, derivando probabilmente il comune cognome soltanto dall'ufficio di gonfaloniere vescovile ricoperto da antichi loro membri. I C. più famosi sono quelli di Milano e quelli di Piacenza. I C. di Milano, discendenti dalla famiglia dell'arcivescovo Ansperto, nel sec. 10º occupavano già l'ufficio di gonfaloniere ed ebbero parte nella prima organizzazione del comune di Milano. Nel sec. 13º un C. fu coinvolto nell'assassinio di s. Pietro Martire. Un ramo della famiglia, estinguendosi alla fine del sec. 18º, diede origine alla famiglia Cusani-Confalonieri, un ramo della quale ebbe il titolo comitale di Colnago; a questo appartiene il patriota Federico (v.). I C. di Piacenza, invece, apparvero alla fine dell'11º sec. con Lantelmo, vessillifero del vescovo piacentino alla prima crociata, e si segnalarono nella vita religiosa con la beata Adelasia (1193-1266) e con l'eremita s. Corrado (1290-1351) e nella vita politica con Iacopo, padre di s. Corrado, e Arduino (prima metà del sec. 13º), che furono podestà in varie città. Nel 1393 Gian Galeazzo Visconti concesse ai C. l'investitura feudale delle terre che tenevano nel contado, feudi che si accrebbero nel secolo seguente quando la famiglia s'imparentò coi Dal Verme.