Uomo politico e scrittore romeno (Cerepcău 1865 - Bucov 1936). Deportato per lunghi anni in Siberia quale oppositore del regime zarista, contribuì nel 1918 al ritorno della Bessarabia, annessa un secolo prima dai Russi, alla Romania. Collaborò alla rivista Evenimentul literar ("L'avvenimento letterario") di Iaşi (1893-94) e nel 1906, insieme ad altri, fondò Viaţa românească ("Vita romena"). Ha lasciato una suggestiva biografia spirituale e insieme un vasto affresco sociale negli otto romanzi del ciclo În preaima revoluţiei ("Alla vigilia della rivoluzione", 1931-36).