PUGLIA, Contea e ducato di
Il normanno Guglielmo I Braccio di Ferro, figlio di Tancredi d'Altavilla, si proclamò per primo conte di Puglia nel 1042, ma il titolo fu di lì a poco mutato da Roberto il Guiscardo (v.) in quello di duca di Puglia e conte di Sicilia. Il ducato veniva così a raccogliere in unità tutto il Mezzogiorno d'Italia fin dalla metà del sec. XI, e, mercé l'abile e vigorosa condotta dei primi Normanni, veniva ad esercitare una influenza del massimo peso nella politica della penisola, che già allora si andava imperniando in gran parte sul contrasto tra papato e impero. Appunto nell'occasione della lotta tra Niccolò II e l'antipapa Benedetto X, Roberto il Guiscardo riuscì a valorizzare così a pieno l'importanza del proprio aiuto, da ottenere dal papato l'abbandono della sua tenace politica antinormanna e l'investitura regolare del ducato di Puglia e di Calabria (1059) e, nel 1061, della contea di Sicilia. E se già la potenza normanna stendeva le sue propaggini anche verso la Sicilia, ancora per qualche tempo il ducato di Puglia rappresentò il centro vitale donde prendeva forza e vigore la giovane dinastia.
Nel 1088 il ducato fu suddiviso nel ducato di Puglia e Calabria e nel principato di Taranto, ma nel 1127 esso fu riunito, per eredità, nelle mani dei conti di Sicilia, che dell'isola ormai avevano fatto il nuovo centro di irradiazione della loro potenza.
Nel 1136 il ducato di Puglia parve per un momento perduto per i Normanni, quando alleatisi il papa Innocenzo II e l'imperatore Lotario contro Ruggiero che sosteneva l'antipapa Anacleto e si era già proclamato nel 1130, a Palermo, re di Puglia e di Sicilia, questi fu respinto in Sicilia e il ducato fu dato in feudo a Rainolfo d'Alife (1136). Ma Ruggiero riuscì in breve a riconquistare i territorî perduti che da allora in poi costituirono parte integrante del nuovo regno di Puglia e Sicilia.