convulsione
Attacco parossistico di contrazioni muscolari involontarie e ripetute, segno di una compromissione primaria o secondaria della corteccia cerebrale, temporanea o duratura; la c. può essere o no accompagnata da perdita di coscienza. Le c. sono presenti in diverse malattie dell’SNC, per es., nelle c. febbrili (➔) e nell’epilessia (➔). Le forme epilettiche accompagnate da c. sono le tonico- cloniche secondariamente generalizzate, le epilessie generalizzate idiopatiche e le crisi di grande male al risveglio; tra le forme focali di epilessia, sono presenti c. nella forma benigna dell’infanzia nella sua variante con crisi tonico-cloniche, nelle patologie ipossiche perinatali temporali e frontali, nelle forme tumorali a lenta evoluzione e nelle forme ischemiche. C. possono essere presenti anche nell’encefalopatia che accompagna l’ipoglicemia: è importante per la patogenesi della crisi convulsiva la velocità di abbassamento del tasso glicemico, come per es. a causa di una dose eccessiva di insulina, che non consente l’utilizzo da parte dell’SNC di substrati metabolici non glucidici. Le c. sono da mettere in relazione con alterazioni dell’integrità della membrana neuronale, concomitanti a un innalzamento dell’ammonio e a un aumento del GABA e dei lattati. Il tracciato EEG nelle c. ipoglicemiche dimostra rallentamento diffuso delle onde elettriche, con punte aguzze durante il periodo di recupero. Correlate dal punto di vista patogenetico alle c. ipoglicemiche sono le c. da insufficienza epatica acuta: la sindrome di Reye (encefalopatia acuta non itterica infantile), l’alcolismo acuto e cronico (per esaurimento del glicogeno epatico), l’encefalopatia portosistemica della cirrosi (correlata all’aumento dell’ammonio); le c. epatiche si devono distinguere dalle caratteristiche contrazioni muscolari degli arti (asterixis) del precoma epatico: esse infatti sono simili a vere crisi epilettiche focali o generalizzate.