corpo di Lewy
Inclusione neuronale intracitoplasmatica patognomonica della malattia di Parkinson e delle altre sinucleinopatie, descritta per la prima volta nel 1912 da Friedrich Lewy. Dal punto di vista macroscopico, mediante colorazione con ematossilina-eosina, il corpo di Lewy appare come un corpo sferico eosinofilo, con una regione centrale densa. Alla microscopia elettronica appare localizzato in sede intracitoplasmatica. Esso può, tuttavia, riscontrarsi anche a livello extracellulare. La forma più comune è costituita da componenti granulari, prevalentemente nella regione centrale, e fibrillari nella periferia. Il maggior costituente del corpo di Lewy è l’α-sinucleina, proteina a basso peso molecolare, localizzata su terminali sinaptici della cellula neuronale. Altri elementi sono la subunità del proteosoma 26S, la parkina, la sinfilina-1, la proteina 14-3-3. Nella malattia di Parkinson i corpi di Lewy sono localizzati in tutto il sistema nervoso centrale, interessando regioni specifiche a seconda dello stadio della malattia. Nel primo stadio, infatti, si localizzano esclusivamente a livello del midollo allungato, nei neuroni di proiezione del nucleo dorsale del vago e nella zona reticolata intermedia; nel secondo stadio il processo interessa i nuclei del rafe, il nucleo giganto-cellulare e il locus coeruleus. Nel terzo e quarto stadio si riscontrano a livello dei neuroni dopaminergici del nucleo dorsale del vago. Il quarto stadio, in particolare, prevede l’interessamento corticale confinato alla mesocortex temporale (CA2). Nel quinto stadio vengono colpite le aree sensoriali e la corteccia prefrontale. Nel sesto stadio, infine, l’interessamento corticale è completo. Simili ai corpi di Lewy sono i neuriti di Lewy (o distrofici) anch’essi caratterizzati dalla presenza di α-sinucleina e tipici, oltre che della malattia di Parkinson, di altre patologie neurologiche degenerative.