Malaspina, Corrado I detto l'Antico
, Figlio di Opizzone di Obizzo III, fu capostipite del ramo dei M. dello ‛ Spino Secco ', che egli stesso, con atto del 28 agosto 1221 stipulato nella chiesa di S. Andrea di Parma, distinse dai congiunti, discendenti da Moroello di Obizzo III, che dettero origine al ramo dei M. dello ‛ Spino Fiorito '. D. ricorda C. in relazione al nipote Corrado II - dal quale lo distingue come l'antico - che nella valletta fiorita gli profetizza l'ospitalità dei M. durante l'esilio (Pg VIII 115-139).
Genero di Federico II di cui aveva sposato la figlia naturale Costanza, C. fu indefettibilmente partigiano dell'imperatore, cui salvò la vita durante la disfatta di Vittoria (1248). Minacciata l'espansione della famiglia dall'affermarsi delle autonomie cittadine, egli ripiegò nei beni aviti di Lunigiana, facendo il castello di Mulazzo centro dei suoi feudi. I figli di C., che morì intorno al 1250, dettero luogo ai quattro rami della famiglia (1266): Moroello, infatti, capo della casata dopo la morte del primogenito Franceschino (deceduto quasi contemporaneamente al padre), fu marchese di Mulazzo, e suo figlio Franceschino fu l'ospite di D. nel 1306. Da Federico, morto già nel 1266, derivò il ramo di Villafranca con Corrado Il; Manfredi marchese di Giovagallo fu padre di Moroello vapor di Val di Magra (If XXIV 145), marito di Alagia Fieschi (Pg XIX 142-145); dall'ultimogenito, Alberto, derivò il ramo di Valditrebbia.
La morte di C. il Vecchio segnò anche il distacco di parte dei M. dalle sorti della Parte imperiale e la loro adesione alla Parte guelfa. L'Alighieri conobbe per fama C. il Vecchio ed ebbe dimestichezza solo con i M. dello Spino Secco.
Bibl. - E. Branchi, Storia della Lunigiana feudale, 3 voll., Pistoia 1897-98 (utile anche la recensione critica per quanto si riferisce ai rapporti del poeta con i M. e la Lunigiana, a c. di L. Staffetti, in " Bull. " VI [1899] 106-118); U. Dorini, Un grande feudatario del Trecento: Spinetta M., Firenze 1940, 1-44 (con un accurato estratto dell'albero dei M. e degli Obertenghi loro ascendenti fino a tutto il sec. XIII).